Chi sono

Ciao, sono Katia Della Fonte (KDF) l'artefice di questo progetto.  Spazio dalla Pittura alla scultura; dalla performance alla musica; dal video alla decorazione e il bodypainting è una modalità d'espressione che ha unito tutti gli elementi di mio interesse in un unica opera: il dipinto, l'utilizzo del corpo, la costruzione di copricapi, la performance. Il bodypainting è una passione che mi porto dietro da molto tempo ma che ho realizzato solo a partire dal 2010 con la partecipazione agli italiani di Bardolino e ai mondiali in austria. In seguito ho partecipato a diversi eventi e concorsi internazionali:


nel 2012 inizia a studiare delle performance che incorporano bodypainting e danza dando vita a "Musica sulla pelle", in cui si esibisce dipingendo con pennelli, rulli e spugne il corpo in movimento di un danzatore. La performance presentata durante la Notte Nera di Livigno diventa un progetto complesso che arriva a durare fino a 40 minuti. Lo presenta a Brescia in forma privata in una villa, a Bergamo in occasione del concerto del chitarrista Xabier Iriondo, poi a Tirano.

Nel 2013 decide di mettersi in gioco personalmente nell'azione artistica: si spoglia e dipinge il suo corpo insieme a quello dei danzatori. I colori liquidi scivolano e gocciolano sulla pelle creando motivi ipnotici. I segni del cerchio, i punti, le spirali restano ricorrenti. Sono forme che si rincorrono, seguendo i movimenti dei corpi che si cercano, si urtano, si muovono all'unisono oppure si ignorano nel fluire della danza. Nel 2013 è a Sondrio a Scarpatetti Arte con con l'installazione "Poesia in bianco e nero" e poi a Venezia con "The butterfly effect" al Festival delle arti della Giudecca, dove presenta ancora una volta musica, danza e pittura.

Dal 2014 Katia incomincia a trasportare la sua idea di performance con il colore nel video elaborando filmati artistici di grande impatto scenico. Questo il suo pensiero: "Ciò che cerco di riprodurre nei miei progetti è la Poesia contenuta nelle immagini e trovo che il video sia il modo migliore per contenerla".

Con "Il movimento dell'Anima", durante il concerto di Sorgente nel 2015, Katia incomincia ad esibirsi da sola spinta da un bisogno e desiderio di ricerca personale.
Nello stesso anno, partecipa ai Mondiali di Bodypainting con la performance "The street tree. My destiny my way" e prende parte, con una sua particolare performance, al film "Oltre la linea gialla", lungometraggio pluripremiato in numerosi festival internazionali.

Nel 2015 nasce il progetto "Collezione di farfalle" un progetto di bodypainting e fotografia legato al mondo sessuale femminile, attualmente in corso d'opera. Nel 2016 si esibisce a Venezia, Vicenza, Tirano e nel 2017 collabora con la compagnia Ritmia al progetto Meditentazione per il quale realizza otto video che accompagnano i brani dei concerti e una performance dal vivo che mette in scena al teatro di Ferrara e al teatro dei Teatini di Piacenza.

Tra il 2014 e il 2018 nascono diversi progetti fotografici in collaborazione con uno dei fotografi più importanti del mondo Bodypainting, Andrea Peria. Qui, Katia è contemporaneamente l'artista che dipinge la modelle fotografate e performer dell'evento. Con i fotografi Filippo Fabiano ed Enzo Bevilacqua lavora a progetti di Camuffage con elementi naturali come la roccia o il legno.



Il legame forte con la natura spinge la sua ricerca a realizzare performance estreme in luoghi particolari come vulcani (Etna), cave abbandonate, rocce ed alta montagna.
Nel 2016, grazie alla collaborazione dell'attrice Cristina Turella e del musicista Duccio de Rossi, Katia realizza il sogno di esibirsi in alta quota e lo fa con la performance "Pulsazioni".

Il lavoro di Katia è una continua ricerca sulle forme del movimento sul desiderio e la voglia di rinascere continuamente, sulla necessità di cambiare. Il corpo segue il proprio istinto, l'azione, il comportamento dinamico e fluido nel sentirsi libero, restando strettamente connesso alla forza della natura, energia che non conosce il limite delle leggi civili. Non a caso, molte delle sue opere richiamano apertamente il mondo vegetale, e le sue performance sono ambientate in natura: nei boschi, vicino a laghi e fonti d'acqua, nelle pietraie. Dalle sue azioni artistiche restano tracce, reperti che catalizzano e assorbono messaggi ed emozioni: fotografie, video e oggetti, come i complicati copricapi in foam che costruisce lei stessa per le sue performance. Un lavoro che si arricchisce via via raccogliendo come una calamita le suggestioni e le vibrazioni dell'ambiente esterno. L'esibizione diventa la modalità d'espressione che sceglie di seguire e nel 2018 incontra la danza Butoh nella quale trova un'affinità impressionante con le sue esibizioni. Così inizia il suo percorso di studio con diversi maestri Butoh come Masaki Iwana, Atsushi Takenouchi e Yuniko Yoshioka portando nella sua danza una nuova consapevolezza.

Realizza nuove performance improntate sulla ricerca del movimento spontaneo come "Bagno di me" e "Estratto di Delicatezza" senza utilizzare più il colore che riprende in campo artistico, sperimentando la pittura come gesto immediato ed essenziale tanto che decide di rappresentare la sua espressione sotto il nome di ESSENTIAL ART.

Nel 2019 ne scrive il manifesto che racchiude tutta la sua filosofia di pensiero, base della sua espressione artistica e della sua stessa vita dove emerge un significativo ritorno alla semplicità, all'essenziale.
Incomincia così la produzione di opere realizzate con rami, cortecce, tronchi e radici: quadri/scultura dove la Natura è la protagonista assoluta e fonte primaria di ispirazione.

Queste sono delle vere e proprie opere tridimensionali che vengono realizzate con elementi naturali, attraverso interventi creati dall'artista per esprimere visivamente le energie intrinseche dei materiali utilizzati. Driftwoods e rocce sono gli elementi principi delle opere che collocate su tavole asettiche ne valorizzano la bellezza, la complessità armoniosa, la particolare spinta evolutiva. Un esempio ne è la serie di fette d'albero che all'opera stessa della Natura integra una parte in Eva Foam che risulta essere una interpretazione di energie e movimenti che l'artista intravede nelle loro forme.

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